La sconfitta di un’utopia nell’ultimo libro di Gallini
Nuova fatica letteraria per il ferrarese Giuliano Gallini, ex dirigente Cir, che dopo i primi tre romanzi con Nutrimenti editore (Il confine di Giulia, Il secondo ritorno e Storia di An- na) da pochi giorni è in libreria con il nuovo libro Qui non pos- siamo più restare (Ronzani editore). «E un romanzo diverso dai miei precedenti, lo stile è meno disteso e lirico, più in- quieto, perché più inquieta la vicenda narrata; e ho abbandonato un certo realismo per una sorta di “non finito”». A parlare è lo stesso Gallini, che ancora una volta non dimentica la sua città: «L’ambientazione è di fantasia, ma ci sono richiami a Ferrara. Il libro racconta la storia di un’amicizia e di un’utopia: ho immaginato che Marcenda, la protagonista, altre due donne e un ragazzo fondino una piccola società e vincano una gara pubblica per la gestione di un centro che accolga donne italiane e straniere povere. L’attività ha successo e anche il paese vicino ha un momento di rinascita e ripopolamento operoso. La nostra specie però continuamente costruisce utopie e le abbatte: l’utopia di un mondo senza guerre è sempre sconfitta da una nuova guerra», come oggi.