Il libro è costruito in modo da rendere chiaro il legame tra l’atto creativo e la vita reale

[…] Conrad usa la propria esperienza come inchiostro per scrivere la sua storia, Agnese attinge dalla storia di Conrad, Jessie e “Il ritorno” per scrivere la sua realtà. Questo continuo saltare da un piano all’altro rende la lettura [di Il secondo ritorno] molto piacevole e piena di spunti di riflessione.