IL COLPO DI GRAZIA DI MARGUERITE YOURCENAR

marguerite yourcenarNon spesso userò il termine “capolavoro” per commentare un romanzo. I nuovi “capolavori” che si incontrano sono pochi. Ma, tornando indietro nel tempo, tra i classici e i grandi autori, si potrebbe vivere  anche solo di capolavori.

CAPOLAVORO

Uno di questi è “Il colpo di grazia” di Marguerite Yourcenar, scritto nel 1938, pubblicato nel 1939, non valorizzato negli anni della guerra e oscurato dalle “Memorie di Adriano” uscito nel 1951, è della scrittrice francese il romanzo forse meno noto. Ambientato in Curlandia (oggi regione della Lettonia) durante la guerra civile del 1919-1921 è la storia dura del conflitto con i bolscevichi ed è la storia altrettanto dura del rapporto tra Eric, l’amico Corrado e la sorella di lui Sofia. Gli eventi sono raccontati da Eric che “tratta se stesso a contropelo; il suo orrore dell’autoillusione lo spinge a scegliere per i suoi atti, in caso di dubbio, l’interpretazione peggiore” scrive Yourcenar nella prefazione. I destini  della guerra civile si incrociano con il destino dei tre giovani, rendendoli “necessari” insieme: e mostrandoli quindi come il destino universale della specie umana.

DESTINO UNIVERSALE

Le cento pagine del romanzo sono intense, drammatiche, interrogative: e volgono in tragedia. La scrittura di Yourcenar è forte e trascinante. Non ha paura delle contraddizioni, dei dubbi, dell’ambiguità, dell’inspiegabile. Non so cos’altro dire: di fronte a questi romanzi bisogna limitarsi.

L’edizione Feltrinelli del 2008 contiene come ho detto una prefazione dell’autrice e una post fazione di Maria Luisa Spaziani, che ne ha curato la traduzione. Otto euro!



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